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AUDITORIUM SANT’AGOSTINO BERGAMO

AUDITORIUM SANT’AGOSTINO BERGAMO

Era il 1966 quando l’allora ministro Giulio Andreotti consegnava al comune di Bergamo le chiavi del complesso si Sant’Agostino, augurandosi che ben presto quel luogo (fondato intorno al 1290 dai padri Eremitani) tornasse il centro della conoscenza che era sempre stato fin dalle sue origini, che traevano spunto dal sapere dell’Ordine Agostiniano.

É passato circa mezzo secolo dall’auspicio dell’ex famoso politico e finalmente, il 21 Settembre 2015 è stata riaperta la ex chiesa facente parte del complesso dopo un lungo quanto delicatissimo restauro, testimoniato dal ritrovamento di numerosi resti risalenti al XV secolo e molteplici affreschi.

Ora, grazie alla collaborazione tra il comune e l’università degli studi di Bergamo, questi maestosi locali sono diventati l’aula magna dell’Ateneo con 600 posti disponibili, sovrastati dal soffitto decorato con illustrazioni (riguardanti personaggi popolari e mestieri antichi) e sostenuti dal pavimento in pietra orobica della cava di Ardesio.

Finalmente Sant’Agostino è ritornata a splendere e a donare il meglio di sé, agli studenti in primis, ma anche a tutti coloro che vorranno ammirarla, dato che al suo interno verranno svolti convegni, mostre ed eventi.

Particolare attenzione è stata data all’impianto di climatizzazione e distribuzione dell’aria, per assicurare un elevato comfort alle persone presenti, ma soprattutto per garantire la conservazione delle preziose opere interne. Il rispetto di un microclima interno controllato è stato un parametro essenziale durante la progettazione impiantistica. Il momento di massima criticità è quando l’ampio locale viene completamente affollato, durante lo svolgimento di eventi particolari. In questo caso, il rischio maggiore è la possibilità di perdita di controllo dell’umidità dell’aria.

La sfida si è dimostrata ardua sin dall’inizio: il locale tecnico destinato ad accogliere la macchina era di dimensioni adeguate, mentre molto meno generose erano le dimensioni delle aperture per posizionare l’unità all’interno. Per ovviare a questo inconveniente è stata predisposta una macchina divisa in piccoli blocchi, da calare attraverso una botola per poi essere rimontata all’interno del locale. Il montaggio in cantiere ha richiesto circa tre settimane e mezza di lavoro. Due settimane sono servite per l’assemblaggio di tutti i pezzi, compreso i 2 recuperatori rotativi (1 del tipo ad adsorbimento avente diametro di 3 metri) e l’altro avente diametro 2,1 metri (del tipo a condensazione). Una settimana e mezza è servita per la costruzione del circuito frigo e dell’impianto elettrico, effettuata direttamente in cantiere.

Il risultato è stato una macchina estremamente performante, in grado di trattare complessivamente circa 30.000 mc/h di aria (di cui la percentuale di aria esterna viene gestita autonomamente attraverso una sonda di VOC) e in grado di sviluppare efficienze straordinarie, abbinando il doppio sistema di recupero rotativo al circuito frigorifero in pompa di calore ad alte prestazioni e, in aggiunta a questo, un sistema di raffrescamento adiabatico per aumentare ulteriormente l’efficienza del sistema.

Roberto Proietti

Responsabile Commerciale ATR